Che futuro per il Bufalini?

La destinazione dovrà essere decisa dalla prossima amministrazione, ma, a dieci mesi dalle elezioni, nessuno ne parla. Eppure sarà il tema più importante della prossima legislatura

Di politica ho scritto molto. Ma in una situazione come quella attuale non mi ci sono  mai trovato. Fra poco più di dieci mesi si voterà e non sappiamo non solo chi saranno i candidati, ma non c’è chiarezza neppure su quelle che saranno le coalizioni. Al momento l’unica cosa che appare certa è che i 5Stelle andranno da soli. Per il resto tutto è rimandato a settembre. Bene che vada. Perché è possibile che ci siano ulteriori rinvii.

Ma c’è un altro problema. Non c’è nemmeno l’ombra di un programma. E dire che di temi da sviscerare ce ne sarebbero e anche di  importanti. Ad esempio, tutto tace sul fronte ospedale. Se non ci saranno intoppi il nuovo ospedale sarà in funzione fra otto anni. E del Bufalini che ne facciamo?

 

Nessuno, fino ad ora, ha detto niente o quasi. Sembra che sia un problema di lana caprina. Invece ricordo a lor signori (i politici) che è la più importante opera immobiliare esistente in città. E, va da sé, che il suo futuro è da decidere adesso, non fra otto anni. Perché, sia chiaro, da quella che sarà la sua destinazione dipenderà buona parte del futuro urbanistico della città per i prossimi 30 anni E, forse, qualcosa in più.

 

Questo, per come la vedo io, dovrebbe essere, di gran lunga, il tema dominante della campagna elettorale. Anche perché i nuovi amministratori avranno di fronte un foglio completamente bianco.

Il motivo è stato chiarito ieri sera al festival de L’Unità, nel corso del tradizionale incontro con la giunta. Il tema lo ha sollevato Gian Paolo Castagnoli, giornalista del Corriere Romagna.

 

Rispondendo, Orazio Moretti, assessore all’Urbanistica, è stato molto chiaro. L’amministrazione comunale ha individuato due percorsi. La piastra dovrà diventare la Casa della Salute e raggruppare tutti i servizi dell’Ausl, ma non solo. Si pensa anche ad presidio (h12 o 24) di medici di base e pure ad una piccola residenza per anziani.

 

Il “vecchio” ospedale invece dovrebbe essere demolito per fare spazio ad un parco. Moretti ha poi spiegato che buona parte della struttura, a partire dal monoblocco, non potrebbe essere riutilizzata. Per farlo servirebbe demolire e ricostruire. Moretti ha poi spiegato che la giunta ha le idee chiare, ma non farà nessun provvedimento per un motivo contingente. Prima che apra il nuovo ospedale dovranno essere fatti interventi di edilizia anche in quello attuale. E, se fosse cambiata la destinazione d’uso (ad esempio parco) per concedere le autorizzazioni bisognerebbe procedere in deroga.

 

Quindi, sarà la prossima amministrazione che dovrà decidere la destinazione di quell’area. Io credo che un dibattito andrebbe aperto. Basterebbe che qualcuno trattasse l’argomento e facesse una proposta. Chiedo troppo?

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Davide Buratti

Davide Buratti, giornalista professionista, fondatore della Cooperativa Editoriale Giornali Associati che pubblica il Corriere Romagna, di cui dal 1994 e per 20 anni è stato responsabile della redazione di Cesena. Oggi in pensione scrive di politica, economia e attualità a 360 gradi nel suo blog per Romagna Post. Per contatti utilizzate il box commenti sotto gli articoli.