Fabbri e San Domenico: due osservazioni sul centro di Forlì

Da vecchio forlivese che ama la propria Città voglio segnalare due situazioni che a mio avviso, con un poco di buona volontà e attenzione per il patrimonio pubblico, possono essere credo affrontate e risolte.

La prima riguarda le condizioni del parcheggio seminterrato in Piazza Guido da Montefeltro, davanti al complesso San Domenico.

Il parcheggio è deturpato e abbrutito da graffiti e scritte che danno un senso di sciatteria e trascuratezza, una sensazione che davvero non dovrebbe esistere di fronte ad uno dei monumenti più belli e conosciuti anche fuori di Forlì.

 

L’altra osservazione riguarda il Teatro “Diego Fabbri”, un bel Teatro credo, con un’acustica straordinaria. Ricordo il giorno dell’inaugurazione che udii benissimo, io seduto in platea in ultima fila, il Maestro Riccardo Muti rivolgersi al pubblico con voce certo non alta annunciare il brano: “Verdi – La forza del destino”.

Mi si perdoni la digressione sull’acustica perchè l’osservazione riguarda l’ingresso esterno che si affaccia in modo quasi completamente anonimo su uno dei borghi storici più belli del centro cittadino, quello di Ravaldino. Dico “quasi anonimo” perchè la dicitura “Teatro Diego Fabbri” è riportata solo in piccolo nelle maniglie di accesso alla struttura ma non appare in modo evidente, come a mio avviso si dovrebbe, in nessuna altra parte della facciata.

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