Il parcheggio Farini di Ravenna intitolato a Roberto Pazzi

Roberto era un ragazzo con la sindrome di Down conosciuto dai cittadini ravennati per la sua simpatia e l’allegria con cui si dedicava all’accoglienza dei clienti. Frequentò il parcheggio sin dai primi anni della sua apertura nel lontano 1989, svolgendo così un ruolo lavorativo utile a tutta la comunità che gli ha consentito di sentirsi adulto ed efficace come tutti i suoi coetanei in un contesto aperto e inclusivo

Venerdì 18 maggio alle 11.00 presso il Parcheggio per biciclette e automobili di Piazzale Farini gestito dalla Cooperativa Sociale San Vitale, avrà luogo la cerimonia di intitolazione del parcheggio in memoria di Roberto Pazzi.

“Roberto – ricorda Romina Maresi, presidente di San Vitale – è venuto a mancare nel 2016. Era un ragazzo con la sindrome di Down conosciuto dai cittadini ravennati per la sua simpatia e l’allegria con cui si dedicava all’accoglienza dei clienti”. “Roberto – prosegue la Presidente – ha frequentato il parcheggio sin dai primi anni della sua apertura nel lontano 1989, svolgendo così un ruolo lavorativo utile a tutta la comunità che gli ha consentito di sentirsi adulto ed efficace come tutti i suoi coetanei in un contesto aperto e inclusivo”.

Alla cerimonia parteciperà la famiglia di Roberto – la mamma Giovanna e la sorella Sabrina, che hanno sempre considerato il parcheggio e i suoi operatori come la seconda casa del loro caro – l’assessore Roberto Fagnani del Comune di Ravenna, e tutti gli amici della cooperativa San Vitale.

Il percorso esemplare di Roberto sottolinea la necessità di moltiplicare sempre di più i contesti di inclusione sociale e lavorativa per le persone con disabilità. Ad oggi la Cooperativa Sociale San Vitale impiega 12 persone disabili in percorsi di inserimento lavorativo nell’ambito della gestione dei parcheggi e promuove altrettanti percorsi formativi, supportati da personale qualificato, a sostegno dell’emancipazione della persona con fragilità dalla condizione di mera assistenza. I percorsi di inclusione lavorativa nei contesti pubblici rappresentano un indicatore della volontà comune delle istituzioni e della cooperazione sociale di accogliere e di valorizzare le diversità all’interno della comunità.

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