No mega progetti, ma risposte concrete

Opere pubbliche, Stefano Spinelli (Libera) risponde al sindaco

Sulle opere pubbliche intervento di Stefano Spinelli, coordinatore del comitato politico di Libera Cesena.

Salve e impregiudicate le scelte che ciascuna forza politica candidata al futuro governo della città deciderà di assumere per Cesena, alcune considerazioni si possono fare sin da ora, in risposta alla domanda posta dal Sindaco.

I progetti avviati dall’attuale amministrazione ammontano a 250 milioni, quasi tutti finanziati anche da altri enti. Come si fa – dice Lucchi – a rinunciarvi?

Innanzitutto, al netto del nuovo ospedale, finanziato (pare) con 150 milioni da Regione e Asl, che – per quanto opera importante – meriterebbe un discorso a parte sia con riferimento al costo dello stesso, sia con riferimento alla sanità territoriale che rischia nel frattempo una involuzione, le altre spese sono a carico della nostra comunità (ad eccezione di un finanziamento statale di 1,8 milioni per le tre piazze).

Allora il punto è verificarne l’urgenza e l’utilità. Da questo punto di vista, mi pare che il progetto di videosorveglianza, avrebbe dovuto pensarsi e realizzarsi indipendentemente dal mega progetto di posa della fibra sul territorio cesenate, perché ciò allunga enormemente i tempi di realizzazione (5 anni), mentre la sicurezza è un reale e vissuto problema di oggi, anzi di ieri; e perché la spesa a carico della comunità è ingente (10 milioni).

Come sarà Piazza della Libertà a Cesena

Non so, poi, quanto sia utile alla città imbarcarsi in un altro mega progetto di riqualificazione di (addirittura) tre piazze, quando solo una (piazza della Libertà) è stata sufficiente a mandare in crisi il centro storico, con una chiusura di quasi tre anni e senza prospettive di futura fruibilità di una parte di centro, in assenza di soluzioni di parcheggio alternative. Errare è umano, perseverare diabolico.

 

Infine il quartiere Novello non è pensato per far fronte all’esigenza che stanno vivendo le famiglie di Cesena in difficoltà, per l’impossibilità di sostenere i costi di una casa e sotto sfratto, in quanto il progetto di social housing prevede l’immissione nel mercato di circa 350 nuovi alloggi a prezzi poco sotto quelli di mercato (con 2500 appartamenti già esistenti e sfitti). L’intervento poi bloccherà nel tempo ogni altro sviluppo urbanistico e la ripresa edilizia per molti anni a Cesena.

 

Allora Il problema non sono i mega progetti, ma attraverso dare risposte concrete e urgenti ai problemi dei cittadini, in particolare a tutela della famiglia e della sicurezza urbana.

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Davide Buratti

Davide Buratti, giornalista professionista, fondatore della Cooperativa Editoriale Giornali Associati che pubblica il Corriere Romagna, di cui dal 1994 e per 20 anni è stato responsabile della redazione di Cesena. Oggi in pensione scrive di politica, economia e attualità a 360 gradi nel suo blog per Romagna Post. Per contatti utilizzate il box commenti sotto gli articoli. 

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