Con Landi il Pd ha indovinato la candidatura

È pragmatico, inclusivo ed empatico. Quello che ci vuole in un collegio dove il partitone è in vantaggio, ma che ha delle difficoltà

“Bicio” Landi l’uomo giusto al posto giusto e, soprattutto, al momento giusto. Vista a bocce ferme la candidatura del segretario Pd all’uninominale è la scelta più giusta che il partitone potesse fare.

Nel mare magnum delle candidature, a  Cesena il Pd ha indovinato la scelta. Landi è forse la scelta migliore per l’uninominale che, poi, è il  vero manifesto elettorale. È vero che la nuova legge elettorale non assegna moltissimi seggi con il maggioritario. Ma è altrettanto vero che il candidato del maggioritario è quello che, mettendoci la faccia, trascina il collegio e, quindi, tutto il voto non essendo possibile il voto disgiunto.

 

Insomma, in un front office ci si devono mettere persone empatiche e che infondono sicurezza. E “Bicio” Landi lo è.

 

E per il collegio di Cesena il Pd ne aveva bisogno. È vero che il centro sinistra resta in vantaggio. Ma la forbice si è ridotta notevolmente. Inoltre la concorrenza a sinistra è molto agguerrita. A partire dalla presenza di “Beppe” Zuccatelli. L’ex direttore generale dell’Ausl è la scelta migliore che Liberi e Uguali potesse fare. Non va poi sottovalutato “Potere al Popolo”. Ma in questo caso a preoccuparsi di più dovrà essere LeU.

“Bicio” Landi, a mio avviso, è il candidato giusto perché trasmette sicurezza. Inoltre è stimato anche dai avversari. È significativo il fatto che Natascia Guiduzzi, leader dei 5Stelle cesenati, sia intervenuta nella pagina Facebook di Landi per fargli gli auguri concedendogli l’onore delle armi.

 

Tutti elementi che, secondo molti analisti, gli dovrebbero permettere anche di catturare tutto o buona parte di quell’elettorato che stava pensando di allontanarsi dal Pd oppure che valutava l’astensione. Inoltre è pragmatico e inclusivo. Caratteristiche queste che in politica si riscontrano sempre meno.

 

Poi, dote non secondaria, sa come conquistare le preferenze. Nella prima elezione in Consiglio comunale (quasi quattordici anni fa) fu quello che ne conquistò di più nonostante fosse alla prima esperienza.

Quello del parlamentare, a mio avviso, è il ruolo che gli si addice di più. Cinque anni da capogruppo e altrettanti da segretario federale gli hanno permesso di accumulare un’esperienza che gli sarà molto utile nel caso fosse eletto. Fra l’altro gli va dato il merito di aver saputo tenere unito il Pd cesenate nel momento forse più difficile. La sua elezione coincise con il momento di maggior tensione. Per quello serviva una grande dose di buonsenso. Non ci fosse stata sarebbero volati gli stracci. E non solo.

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Davide Buratti

Davide Buratti, giornalista professionista, fondatore della Cooperativa Editoriale Giornali Associati che pubblica il Corriere Romagna, di cui dal 1994 e per 20 anni è stato responsabile della redazione di Cesena. Oggi in pensione scrive di politica, economia e attualità a 360 gradi nel suo blog per Romagna Post. Per contatti utilizzate il box commenti sotto gli articoli. 

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