Piazza della Libertà, ecco le alternative

Sono tre. Hanno qualche controindicazione risolvibili con la volontà politica. Ma nessuno ne parla. Si continua ad ad essere fermi alla contestazione

Ho sempre ritenuto giusto il progetto di piazza della Libertà. Ero favorevole alla  pedonalizzazione quando ancora Paolo Lucchi guidava la Confesercenti ed era un pasdaran della sosta. Non come Patrignani, ma quasi. Inoltre sono sempre stato contrario alla realizzazione del parcheggio interrato. Non tanto per il rischio legato al possibile ritrovamento di reperti archeologici. Sono e resto fermamente contrario soprattutto per un motivo ambientale. Per arrivare da viale Carducci a piazza della Libertà si percorre un tunnel a cielo aperto dove ritengo l’inquinamento sia alle stelle. Sia crea una sorta di camera a gas. Se abitassi nella Valdoca mi preoccuperei. Ma pare che i residenti non siano dello stesso parere. Non li ho mai sentiti dire niente in proposito. Contenti loro…

Ho sempre ritenuto anche che la cancellazione del parcheggio sia un falso problema. Come lo è in generale quello della sosta in centro. Non ci vado molto, ma comunque molto più spesso che non nei centri commerciali che non frequento. Ebbene, quando sono andato in centro in auto non ho mai avuto problemi col parcheggio.

 

Detto questo, però accetto tutte le obiezioni e ritengo che chi ritiene che ci sia un problema relativo alla sosta debba fare delle proposte alternative. Fra meno di un anno e mezzo si voterà e quindi è il momento di presentare dei progetti.

 

Sono tre le soluzioni possibili: raddoppio dell’Osservanza, interrato in viale Carducci e interrato in viale Mazzoni. Il primo progetto dovrebbe ancora essere elaborato, ma sarebbe il più semplice. Per gli altri basterebbe rivolgersi alla Parcheggi spa. Per l’interrato in viale Mazzoni c’era il progetto. Per viale Carducci forse solo uno studio. Ma cambierebbe poco.

Però, per quello che ne so, per viale Carducci la gestione sarebbe in perdita. Non a caso quando i privati hanno studiato il project financing hanno lasciato perdere. Il problema sarebbe stato ammortizzare il costo dell’investimento. Ostacoli economici che, immagino, ci sarebbero stati anche in piazza della Libertà in quanto sarebbero cambiati i fattori, ma il prodotto sarebbe stato lo stesso. Per viale Mazzoni non lo so, ma è certo invece che c’è sempre stata l a fortissima opposizione del mercato ambulante.

 

Però sarebbero tutti problemi risolvibili con la la volontà politica. Quindi se qualcuno ritiene che sia quella la priorità lo dica e si comporti di conseguenza. Veramente avrebbero già dovuto farlo. Chi si candida a governare una città oltre a dire no deve anche presentare progetti alternativi. È la politica, bellezza.

 

Comunque c’è tempo per rimediare. Del resto la campagna elettorale è fatta proprio per mettere a confronto le diverse idee di città.

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Davide Buratti

Davide Buratti, giornalista professionista, fondatore della Cooperativa Editoriale Giornali Associati che pubblica il Corriere Romagna, di cui dal 1994 e per 20 anni è stato responsabile della redazione di Cesena. Oggi in pensione scrive di politica, economia e attualità a 360 gradi nel suo blog per Romagna Post. Per contatti utilizzate il box commenti sotto gli articoli. 

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