Il 2018 di Area Sismica si apre il 14 gennaio con gli Spiritual Unity

Il 2018 di Area Sismica si apre con gli Spiritual Unity, un progetto aperto guidato dal contrabbassista Fred Casadei. L’ensemble suona composizioni originali che offrono ampie possibilità d’improvvisazione collettiva e solistica. Dopo numerosi concerti, a metà novembre 2017 sono stati pubblicati contemporaneamente tre album per Setola di Maiale, con line-up differenti e intitolati “Sun”, in duo con Luca Venitucci, “Sky”, in duo con Francesco Manfrè, e “Love”, in trio con Colonna e Giust, la stessa formazione che verrà presentata ad Area Sismica. Nel frattempo prosegue “We insist, we resist!”, la campagna di crowdfunding di Area Sismica (www.areasismica.it/crowdfunding-2017/)

Fred Casadei ha lavorato nei più svariati organici, dalle grandi orchestre alle piccole formazioni. I musicisti con i quali ha suonato sono molti, tra cui Carlo Natoli, Claudio Giglio gruppi e orchestra, Gianni Gebbia, Cristina Zavalloni, Francesco Cusa, Fabrizio Puglisi, Zu, Yves Robert, Silvia Bolognesi, Pasquale Mirra. Ha registrato circa 40 dischi per case discografiche come Sony, Emi, Virgin, Warner e Setola di Maiale.

Marco Colonna è attivo da circa vent’anni nei più vari ambienti musicali, durante gli studi si specializza nell’esecuzione di musica contemporanea con il maestro Harry Sparnaay. Dedicatario di molte opere per clarinetto basso e clarinetto contrabbasso solo – di compositori come Giorgio Colombo Taccani, Dan Di Maggio, Sofia Mikaelyan, Shigeru Kan No – in ambito jazzistico suona con numerosi artisti, tra cui Andrew Cyrille, Gebhard Ulmann, Omar Tamez, Ivano Nardi, Michele Rabbia, Silvia Bolognesi, Eugenio Colombo, Antonello Salis, Butch Morris, Fabrizio Spera, Roberto Bellatalla, Evan Parker, Ettore Fioravanti, Francesco Cusa, Cristiano Calcagnile, Zlatko Kaucic, ecc. Segnalato nel 2012 e nel 2014 fra i migliori nuovi talenti per la rivista Musica Jazz, si distingue inoltre nelle categorie “sax baritono” e “altri strumenti” per la rivista Jazz-It. Accompagna i reading di Alberto Masala. Luigi Onori dedica a lui una pagina su Alias del Manifesto, definendolo “Uno dei migliori creatori di musica della sua generazione”.

Stefano Giust è un musicista improvvisatore, batterista, compositore. Il suo lavoro è focalizzato nell’ampio spettro della musica sperimentale e si sviluppa in direzioni diverse, nelle quali l’improvvisazione ricopre un ruolo centrale. Ha pubblicato un numero impressionante di album a suo nome e come co-leader, altre volte come ospite. Ha collaborato con centinaia di musicisti, tra cui Thollem McDonas, Gianni Gebbia, Tobias Delius, Steve Beresford, Jean-Luc Guionnet, Hélène Labarrière, Walter Prati, Peter Jacquemyn, Luc Ex, Alessandro Bosetti, Keiko Higuchi, Patrizia Oliva, Clayton Thomas, Vincenzo Vasi, Kris Wanders, Eugenio Sanna, Burkhard Beins, Lotte Anker, Xabier Iriondo, Martin Mayes e tanti altri. Nel 1993 fonda Setola di Maiale, etichetta rivolta ai musicisti sperimentali che a oggi ha prodotto 350 titoli e coinvolto 600 musicisti da tutto il mondo.

Ingresso 12 euro
Area Sismica è un circolo Arci

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