Raccolta rifiuti, si cambi

Secondo Possibile bisogna passare ad una gestione in-house

Non piace come è stato organizzato il porta a porta in centro. Anna Strippoli (Possibile) motiva la sua critica con il documento che segue.

Il Sindaco di Cesena ha perfettamente ragione, il consenso che poco più di tre anni fa lo ha portato ad amministrare per la seconda volta la nostra città con una ampissima maggioranza composta da un unico partito, quello Democratico, gli ha dato mano libera su tutto.

 


Una cambiale in bianco per poter fare (e disfare) tutto e il contrario di tutto !
Partendo dalla costruzione di un nuovo ospedale che non é uno scherzo o una promessa da festa dell’Unità, arrivando fino alla “raccolta itinerante dei rifiuti” per il centro storico che ci ricorda una scena divertente del film “Benvenuti al sud”, con l’immondizia gettata dalla finestra al grido “jamm jà” ! ! !
Proposta pesantemente criticata da più parte e addirittura definita “scelta perdente” da alcune associazioni ambientaliste come il WWF (che non ha certo bisogno di presentazioni) e dalla “Rete rifiuti zero” dell’Emilia Romagna.


“É una questione di decoro”, la replica del Sindaco e dell’Assessore all’ambiente, con un ambientalismo che definire di facciata è generoso.
Il “grande consenso” permette anche questo : relegare scelte ambientali importanti ad una banale questione estetica, cercando di spostare il dibattito sulla “bruttezza” dei bidoni e delle isole ecologiche.

 


Noi siamo assolutamente schierati con la “Rete rifiuti zero” e invitiamo il Sindaco a studiare di più e a documentarsi meglio. Magari provando anche capire che andare a “gara” per la gestione dei rifiuti non é la strada giusta (cambiare tutto per non cambiare nulla), che una gestione “in-house”, come sta provando a fare Forlì e i comuni del forlivese, può essere ambiziosa e magari portare a risultati più virtuosi e soprattutto portare meno rifiuti agli inceneritori.


Che il “porta a porta” non é un fastidio, che i rifiuti è meglio riutilizzarli e riciclarli piuttosto che bruciarli, che la tariffa puntuale deve essere un incentivo per comportamenti virtuosi, che il territorio é meglio amarlo piuttosto che trivellarlo o riempirlo di rifiuti !

 


Però il Sindaco ha ragione, più del 50% dei cesenati hanno deciso che lui e il suo partito possono fare il bello e il cattivo tempo.
Ma siamo sicuri che questo atteggiamento a lungo andare pagherà ? A noi sembra che a Cesena (e non solo) sul Partito Democratico si stiano addensando nuvoloni grigi poco rassicuranti.


Che il tentativo messo in campo dal Sindaco nell’ultimo mese per dimostrarsi dialogante stia mal riuscendo evidenziando molti limiti su molte cose. Limiti impensabili solo fino a qualche tempo fa e che pochi mesi fa hanno portato ad una prima frattura con la nascita di un nuovo gruppo consigliare, Art.1 – MDP,  sempre in maggioranza ma sicuramente critico.
Rimbocchiamoci le maniche per cambiare strada !

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Davide Buratti

Davide Buratti, giornalista professionista, fondatore della Cooperativa Editoriale Giornali Associati che pubblica il Corriere Romagna, di cui dal 1994 e per 20 anni è stato responsabile della redazione di Cesena. Oggi in pensione scrive di politica, economia e attualità a 360 gradi nel suo blog per Romagna Post. Per contatti utilizzate il box commenti sotto gli articoli. 

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