Mercato ambulante, la vera rivoluzione non si farà

Iniziato il confronto per cercare strategie per migliorare l'appuntamento del mercoledì e del sabato. Interessante il discorso legato al fresco. La vera rivoluzione sarebbe liberare piazza del Popolo, soluzione che avrebbe più aspetti positivi che negativi

Non mancano le idee per migliorare e valorizzare il mercato ambulante di Cesena. A dimostrarlo le molteplici proposte scaturite dal nuovo incontro, svoltosi nei giorni scorsi, tra ambulanti, amministrazione comunale e polizia municipale.

L’obiettivo è condividere strategie ed individuare nuove iniziative di qualificazione per lo storico appuntamento del mercoledì e del sabato con il commercio ambulante. E già dai primi incontri sono emersi molteplici suggerimenti, alcuni dei quali veramente di facile realizzazione) che vanno  in questa direzione.

Fra i primi temi presi in esame, l’ipotesi di identificare all’interno del mercato ambulante  un’area dedicata ai venditori di prodotti freschi. Ma è emersa anche la volontà di dedicare maggiore  attenzione alla pulizia dell’area, cercando, in particolare, di gestire meglio i piccoli rifiuti, sia durante il mercato vero e proprio, sia al termine.

Al tempo stesso, si punta a un maggior ordine dell’area mercatale, facendo in modo che i mezzi dei commercianti siano regolarmente posteggiati all’interno dell’area di concessione. Fra le ipotesi allo studio anche quella di definire meglio gli orari di inizio e di fine del mercato, prevedendo in particolare di anticipare di mezz’ora la conclusione delle operazioni, in modo da poter rendere operativo il parcheggio di viale Mazzoni in concomitanza con l’orario di apertura dei negozi del centro. Per contro, andrà garantita la piena fruibilità dell’area di mercato – in altre parole, l’assenza di auto impropriamente parcheggiate – all’inizio della mattinata, in modo che gli ambulanti possano accedere facilmente alle loro postazioni e possano rispettare gli orari di allestimento dei loro banchi.

Infine, si è parlato anche della possibilità di ripristinare il servizio di filodiffusione sia come mezzo per la comunicazione istituzionale, sia come promozione di eventi della città.

 

Interessante il discorso legato ai prodotti freschi. Ma ormai si rischia l’inflazione. Il fresco c’è già al mercato. Poi ci sta puntando anche il Foro Annonario e c’è Il mercatino di fronte al Caps. Prima di tutto, forse, c’è bisogno di fare un po’ di ordine.

La vera rivoluzione però sarebbe togliere i banchi da piazza del Popolo spostando l’area mercatale lungo via IX Febbraio, soluzione che non toglierebbe attrattività  all’area mercatale e renderebbe più fruibile quello stupendo spazio che è piazza del Popolo che ora può essere usata solo a spizzichi e bocconi.

 

Il mio timore è però che partano talmente tanti no che non si farà niente. E, a mio avviso, si farebbe un grave errore. Lo stesso che si fece quando si disse no alla costruzione di un parcheggio interrato tradizionale sotto viale Mazzoni. È vero, per un po’ di tempo avrebbe creato problemi al mercato, ma, poi, sarebbe stato un valore aggiunto per la città, ma soprattutto per lo stesso mercato.

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Davide Buratti

Davide Buratti, giornalista professionista, fondatore della Cooperativa Editoriale Giornali Associati che pubblica il Corriere Romagna, di cui dal 1994 e per 20 anni è stato responsabile della redazione di Cesena. Oggi in pensione scrive di politica, economia e attualità a 360 gradi nel suo blog per Romagna Post. Per contatti utilizzate il box commenti sotto gli articoli. 

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