Alleanza fra Cesena e Forlimpopoli

Per proporre un pacchetto turistico nel segno di San Giovanni e Artusi. Ma attenzione alla qualità

Alleanza Cesena – Forlimpopoli per proporre un pacchetto turistico nel segno di Artusi e San Giovanni. Prima di entrare nel dettaglio vorrei fare alcune considerazioni. Innanzitutto ritengo molto importanti queste sagre perché possono essere un valore aggiunto e portare benefici su più fronti. Innanzitutto c’è un giro di persone e denaro che possono garantire incassi importanti  anche ai commercianti del centro. In particolare ai pubblici esercizi. Inoltre ci può essere l’aspetto turistico. E qui, però, serve un discorso più articolato.

Per prima cosa va detto che in Romagna e nel Cesenate in particolar modo, abbiamo due tipi di turismi. Quasi agli antipodi. Uno è quello balneare. Soprattutto adesso che si sono accorciate le vacanze guarda a sole, mare e spiaggia. Se fa puntate all’interno va bene, ma è meglio non farci conto o, quantomeno, non costruire un’offerta turistica che si basi su quelle presenze.

L’altra tipologia è quella che guarda alle città d’arte e che non disdegna l’aspetto enogastronomico. È il turista che cerca l’entroterra e che a Cesenatico ci può andare soprattutto per vedere il molo leonardesco o il museo della marineria e poi cercare di mangiare un buon fritto o un grigliata fatta bene. È anche il turista che non disdegna le fiere, anzi, le cerca proprio. A patto che siano di buon livello. Cerca la qualità. Non un numero indefinito di banchi messi solo per fare numero.

 

E qui veniamo al tema iniziale. Fra Cesena in Fiera (San Giovanni) e la settimana artusiana di Forlimpopoli c’è una sorta di passaggio del testimone con un accavallamento nel fine settimana. E quello che, all’apparenza, può sembrare una debolezza può diventare un punto di forza. Nel senso che, puntando sulla qualità dell’offerta, si potrebbe fare un pacchetto unico vendendo le due località per un weekend tradizionale o anche per un fine settimana lungo.

Per riempire un pacchetto siffatto non sarebbe difficile. Oltre alle due fiere il territorio offre tante cose da vedere. Ne cito solo qualcuna: biblioteca Malatestiana, rocca di Cesena e Forlimpopoli, Bertinoro, pieve di Monte Sorbo. E poi se qualcuno volesse fare una puntata alle terme avrebbe solo l’imbarazzo della scelta. Insomma, per un pacchetto di due o tre giorni dal punto dell’offerta non ci sarebbero problemi.

Cesena (photo credits: https://www.flickr.com/photos/paolo_cst/)

Però bisogna tener presente che quel tipo di turista non è facile da soddisfare. Non si preoccupa se deve spendere qualche euro in più. Ma vuole che l’offerta sia buona e che il territorio funzioni. Altrimenti saluta e non torna proprio, anche perché offerte di questo tipo non mancano proprio.

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Davide Buratti

Davide Buratti, giornalista professionista, fondatore della Cooperativa Editoriale Giornali Associati che pubblica il Corriere Romagna, di cui dal 1994 e per 20 anni è stato responsabile della redazione di Cesena. Oggi in pensione scrive di politica, economia e attualità a 360 gradi nel suo blog per Romagna Post. Per contatti utilizzate il box commenti sotto gli articoli. 

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