Primarie Pd: è andata bene, ma non troppo

Buona l'affluenza, ma pesa l'allontanamento di giovani e disoccupati. Ci si aspettava un risultato migliore dalla lista Orlando. Potrebbe essere un problema a livello nazionale. Meno locale

Affluenza prevista, percentuali meno. Nel senso che mi aspettavo fossero quelli che sono stati gli elettori che, nel Cesenate, sarebbero andati a votare alle primarie del Pd, ma mi aspettavo (non ero l’unico) un risultato migliore per la lista di Orlando. Adesso, si tratta di cercare di dare una lettura a quello che è successo.

Per prima cosa va detto che l’affluenza è stata buona. Portare a votare circa diecimila persone non è facile, soprattutto coi tempi che corrono. È stato un grande esercizio di democrazia che deve essere apprezzato e applaudito. Nello stesso tempo, però, ha ragione chi si dice preoccupato. E, badate bene, non è una contraddizione nei termini. Due i motivi di preoccupazione. Il primo è il calo rispetto alle precedenti consultazioni. Soprattutto sarebbe sbagliato pensare che sia fisiologico. Nasconde un malessere. A disertare le urne sono stati soprattutto i giovani e i disoccupati.

 

Lo rivela Swg in un sondaggio. È nazionale, ma l’impressione (dopo aver  parlato coi volontari che erano ai seggi) è che sia la stessa cosa che è successa a Cesena. È per questo che può essere condivisa l’analisi che Lucia Annunziata ha fatto su Huffington Post. Scrive: “Insomma, quando Bersani ripeteva che c’è ‘una parte del nostro popolo che non è contento e chiede altro’, dopotutto non aveva le traveggole”.

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È un po’ quello che, tutto o in parte, sosteneva anche la Lista Orlando che però, visti i risultati, avrà una forza limitata. Sono sempre stato dell’idea che i simil plebisciti non facciano bene a nessuno. Né a chi perde e, tantomeno, a chi vince. Ora Renzi dovrebbe ripartire proprio dall’analisi di questo malessere. Lo farà?
Capire il motivo di questo malessere deve essere il principale obiettivo anche del Pd cesenate. In città forse sarà un po’ più facile. È vero che anche qui la lista Orlando è andata male. Ma l’impressione è che ci siano rapporti talmente consolidati che nessuno avrà voglia di fare l’asso pigliatutto. Sarebbe un autogol. Tutto lascia credere che il Pd cesenate sarà un blocco compatto almeno fino alle elezioni politiche che, secondo me, si terranno in autunno. Poi, si vedrà se, a livello nazionale, ci sarà un cataclisma o se tutto resterà più o meno come sono adesso. È chiaro che quello influirebbe  anche a livello locale. Ma di questo ne parleremo domani.

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Davide Buratti

Davide Buratti, giornalista professionista, fondatore della Cooperativa Editoriale Giornali Associati che pubblica il Corriere Romagna, di cui dal 1994 e per 20 anni è stato responsabile della redazione di Cesena. Oggi in pensione scrive di politica, economia e attualità a 360 gradi nel suo blog per Romagna Post. Per contatti utilizzate il box commenti sotto gli articoli. 

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