Priorità alla manutenzione delle strade

Giuliano Zignani (Uil): "Per un territorio a vocazione turistica sono un importante biglietto da visita. Serve un accordo fra Comuni e parti sociali per declinare a livello locale il Patto per il lavoro e chiedere di usare parte dei soldi per la sistemazione delle strade"

Le piccole cose spesso non sono la pagliuzza, ma quella trave che fatichiamo sempre di più a vedere. E ha ragione Giuliano Zignani, segretario regionale della Uil, quando dice che sarebbe utile ripartire proprio da quelle che in apparenza sono piccole cose, ma che, in realtà, sono una trave. Il riferimento è alla manutenzione stradale. Ma a torto “spesso ci si dà poca importanza – dice Zignani – ma, al di là del fastidio quotidiano, non ci rendiamo conto che la manutenzione stradale è fondamentale per un territorio a vocazione turistica come il nostro. Le strade in buone condizioni sono un grandissimo biglietto da visita”.

Il problema però è sempre lo stesso: i soldi. Gli enti pubblici, si sa, non se la passano benissimo. Devono vivere di ristrettezze e spesso a pagare pegno è la manutenzione, a partire da quella  stradale. Quando poi le strade sono di competenza della Provincia la situazione è ancora più delicata. Nei giorni scorsi ha fatto notizia la decisione della provincia di Forlì Cesena di destinare alla manutenzione stradale i proventi della vendita delle quote della Fiera di Cesena. La decisione è importante e va nella direzione giusta, ma è una goccia nel mare. Stiamo parlando di 165 mila euro. “Ben vengano – dice Zignani -, ma ci facciamo ben poco. Sono altre le cifre che servirebbero”.

Giuliano Zignani (via Facebook)

È probabile che con quei soldi si riesca a tamponare l’emergenza legata alla Nove Colli, uno degli eventi sportivi più importanti. Anche perché diventa un biglietto da visita turistico di un territorio che è sempre più meta di cicloturisti provenienti non solo da tutta Italia, ma da tutta Europa. Si calcola che nel 2016 i cicloturisti non residenti, ma che hanno attraversato le strade che vanno da Cervia a Cattolica sono stati circa 150 mila.

Zignani però va oltre. “Il cicloturismo è un segmento importante, ma noi ci dobbiamo preoccupare del turismo in generale. Quindi la manutenzione deve interessare tutto il territorio. Altrimenti sì ci preoccuperemmo della pagliuzza e non vedremmo la trave”.

Giuliano Zignani

Zignani però è troppo esperto per non sapere che il problema sono i soldi. Ma, anche in questo caso, mostra di avere le idee chiare. “I soldi – dice – vanno chiesti alla Regione”. Però non è che si possa chiedere a Bologna di aprire il portafoglio a fisarmonica senza una valida motivazione. Una strada la indica Zignani: “Dobbiamo sfruttare il patto per il lavoro che mette a disposizione del territorio quindici miliardi. È vero – riconosce – che quei soldi sono destinati agli investimenti. Ma io credo che si ci fosse un accordo fra Comuni e parti sociali, si potrebbe andare in Regione a chiedere di destinare una parte di quei fondi alla manutenzione stradale che potrebbe  tranquillamente essere compresa nella voce ‘messa in sicurezza’. Purtroppo – lamenta Zignani in conclusione – i Comuni non solo non ci hanno provato, ma non hanno neppure tentato di declinare il patto a livello locale”.

Questo post è stato letto 70 volte

Avatar photo

Davide Buratti

Davide Buratti, giornalista professionista, fondatore della Cooperativa Editoriale Giornali Associati che pubblica il Corriere Romagna, di cui dal 1994 e per 20 anni è stato responsabile della redazione di Cesena. Oggi in pensione scrive di politica, economia e attualità a 360 gradi nel suo blog per Romagna Post. Per contatti utilizzate il box commenti sotto gli articoli. 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *