Voucher “il caos aumenta”

Giuliano Zignani (Uil): "Il governo ha sbagliato. Non andavano eliminati del tutto. Hanno buttato via il bambino con l'acqua sporca"

“Hanno buttato via il bambino con l’acqua sporca”. Quando parla dei voucher Giuliano Zignani, segretario regionale della Uil, non usa mezze misure. In passato non era mai stato tenero. Aveva denunciato l’abuso che se ne stava facendo. Ma, nello stesso tempo, era stato estremamente chiaro: “Quello dei voucher è uno strumento utile, ma va usato nel modo giusto”.

 

E aveva ragione. Come spesso succede in Italia, una buona legge era utilizzata in modo sbagliato. E gli abusi erano sotto gli occhi tutti. L’Emilia Romagna era una di quelle che li utilizzava a piene mani. Nel 2016 in provincia di Forlì Cesena erano stati staccati più di un milione e ottocentomila buoni (la ventottesima in Italia) e in quella di Rimini oltre due milioni.

 

La necessità di regolamentarli era sotto gli occhi di tutti. Giuliano Zignani lo aveva chiesto a chiare lettere più di una volta. Il governo invece è andato oltre: li ha eliminati completamente. Zignani non ci sta. E non è l’unico. Il provvedimento del governo ha lasciato molte persone esterrefatte. Una decisione che forse nemmeno la stessa Cgil, promotrice del referendum abrogativo, si aspettava.

Giuliano Zignani (via Facebook)

Zignani non è tenero, per niente: “È stato creato un vuoto legislativo che può provocare un’enormità di problemi”. Nel suo mirino finisce Giuliano Poletti, ministro del Lavoro. “Complimenti, ha fatto bingo. Probabilmente non si è ancora reso conto del caos che ha creato.E siamo solo all’inizio. Il bello deve ancora venire. Siamo alla vigilia della stagione turistica. Siccome non può aspettare i tempi di Poletti e del governo dovrà partire e il rischio è che ci sia un boom di lavoro nero”.

 

Ma quello, secondo l’analisi di Zignani, non è la cosa peggiore. La più grave è che questo vuoto legislativo rischia di creare grossi problemi al mercato del lavoro. E lo dice non perché ha delle sensazioni, ma per aver toccato con mano la nuova realtà delle cose.

Giuliano Zignani

È vero. Ma è anche vero che il mercato del lavoro potesse essere regolato dai voucher. Cosa bisognava fare? Anche in questo Zignani mostra di avere le idee chiare: “L’ho detto più di una volta, anche in periodi non sospetti: bisognava tornare alla legge Biagi”.

Sia più chiaro.

“I voucher dovevano essere utilizzati solo per alcune tipologie di lavoro e per periodi brevi”. Poi va oltre: “Faccio un esempio. Due delle principali categorie di utilizzatori erano gli studenti che cercano le occupazioni brevi oppure i pensionati che hanno bisogno di integrare un reddito basso con lavori temporanei. Adesso che non ci sono più i voucher come possono fare? Devono passare da assunzioni brevissime, in molti casi di pochi giorni che presentano moltissime controindicazioni anche perché hanno un carico burocratico che spesso sconsiglia l’utilizzo”.

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Davide Buratti

Davide Buratti, giornalista professionista, fondatore della Cooperativa Editoriale Giornali Associati che pubblica il Corriere Romagna, di cui dal 1994 e per 20 anni è stato responsabile della redazione di Cesena. Oggi in pensione scrive di politica, economia e attualità a 360 gradi nel suo blog per Romagna Post. Per contatti utilizzate il box commenti sotto gli articoli.