Cinema, teatro, danza e rock per due settimane romagnole da non perdere

Rieccoci all’appuntamento bimestrale con la piccola panoramica sui più interessanti eventi culturali in Romagna.

PerNonMorireDiTelevisione_1
A Ravenna l’ultimo weekend di marzo offre una messe di opportunità, a partire dalla prima tranche della XIII edizione di “Per non morire di televisione“, rassegna cinematografica dedicata al documentario d’autore curata da Fabrizio Varesco, che si terrà al Palazzo dei Congressi e del Cinema tra il 27 e il 29 marzo.
Il programma propone una selezione delle migliori produzioni di recente uscita, e molti dei documentari che saranno proiettati hanno ricevuto premi e riconoscimenti nazionali e internazionali, offrendo un panorama significativo del momento particolarmente felice che sta attraversando il documentario. Nello specifico, il programma prevede per venerdì 27 le proiezioni di “Days of hope” di Ditte Haarløv Johnsen (ore 18.30), “Point and shoot” di Marshall Curry (ore 21) e “Striplife – A day in Gaza” (ore 22.30). Sabato 28 invece vedremo “Il labirinto greco – Fuggire l’austerità”, di Deborah Bandini, Giorgio Stamboulis e Doris Zaccaria (ore 18.30), e “The internet’s own boy: the story of Aaron Swartz” di Brian Knappenberger (ore 21), mentre domenica 29 ecco “Documented” di Jose Antonio Vargas (ore 18.30) e “Le maratone di Peter” di Giovanni Visentin (ore 21). L’ingresso è di 3 euro per ogni proiezione.

LorenzoGleijeses_FotoEnricoFedrigoli5Sabato 28 è anche il giorno del debutto (ore 21) al Teatro Rasi di Ravenna del nuovo spettacolo della compagnia Fanny & Alexander, “Discorso celeste”, con Lorenzo Gleijeses, la regia di Luigi De Angelis e le musiche di Mirto Baliani. Lo spettacolo, terzo in ordine cronologico del progetto “Discorsi” che la compagnia porta avanti dal 2011, è dedicato allo sport e alla religione mettendo in scena un dialogo surreale e impossibile tra figlio e padre, atleta e allenatore, giocatore e voce guida del gioco.

delle_ultime_visioni_cutanee_ph-salvatore_laurenzana_01Il fine settimana ravennate si conclude quindi domenica 29 all’Almagià dove dalle 16.30 la quarta edizione di “ToDay ToDance”, rassegna sulle forme della danza contemporanea, prosegue con “Sguardi sulla giovane danza d’autore Emilia Romagna”. Alice Bariselli, Nicola Galli, Marianna Miozzo e Manfredi Perego aprono il loro personale percorso creativo e lo condividono con gli spettatori presenti, mostrando lo stato attuale del loro lavoro e rispondendo alle loro domande. L’ingresso è gratuito.

1505583_1615696598660579_5696449831535354767_nSi rimane a Ravenna ma si cambia completamente atmosfera nei giorni dal 1 al 4 aprile (sempre dalle ore 21.30), quando all’Almagià andrà in scena la XXV edizione del festival “Around the Rock”. La rassegna torna nella nuova veste non più di concorso ma di festival su quattro serate di concerti con le migliori band locali e con grandi ospiti. E per celebrare quest’edizione speciale, in mostra ogni sera audio, video e grafiche di tutte le edizioni passate, dal lontano 1988. Sarà poi presente un punto di ascolto per riscoprire le vecchie demo dei gruppi che hanno scritto la storia della rassegna e nei giorni del festival sarà presentata la nuova etichetta discografica Norma Records. Tra i tanti ospiti, Kuf, Nero di Marte, Vintage Violence, Babel e Infinite Monkey Theory. Ingresso a offerta libera.

Animali-senza-favola-©-Marco-Mastroianni-9Infine andiamo a Forlì. Qui, venerdì 10 aprile, la stagione di Contemporaneo del teatro Diego Fabbri propone una serata doppia dedicata alla danza, con gli spettacoli di Simona Bertozzi/Nexus – “Animali senza favola” (alle 21) – e Francesca Pennini, “Miniballetto N. 1” (ore 22). Sulla scena della coreografia di Siomna Bertozzi troviamo cinque presenze femminili, un quintetto-branco composto da figure marginali che, dalla porosità del tratto iniziale, acquisiscono spessore e si accendono nella ritualità del gesto o nel suo farsi costellazione complessa, abbondanza, discontinuità. Il “Miniballetto n.1” si declina invece in due dimensioni: una intra-corporea come modulazione del dettaglio del corpo del danzatore, l’altra inter-corporea come relazione con gli oggetti volanti. Un’organizzazione al contempo ornitologica ed entomologica, uno sciame amplificatore della dinamica che turba l’aria e mescola lo spazio.

Questo post è stato letto 83 volte

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *