Campus universitario di Cesena: firmato il protocollo

Firmato il protocollo di intesa per lo sviluppo dell’ “Ex Zuccherificio” fra Università di Bologna, Comune di Cesena, Serinar e Fondazione Cassa di Risparmio di Cesena.

La firma è il primo passo ufficiale per il completamento del futuro Campus cesenate nel quartiere Ex Zuccherificio, con l’obiettivo di stabilizzare e razionalizzare l’insediamento universitario cesenate – oggi distribuito in una mezza dozzina di strutture all’interno della città – per renderlo più rispondente alle esigenze dell’attività didattica e migliorare la qualità dei servizi resi agli studenti.

“È un atto fondamentale – affermano il sindaco di Cesena e l’assessore all’Innovazione e Sviluppo Tommaso Dionigi, – che segna l’avvio ufficiale di un progetto ambizioso e rivoluzionario, destinato a segnare in modo radicale l’insediamento universitario cesenate. Come abbiamo più volte ripetuto in questi mesi, la scelta di concentrare le sedi universitarie in un’unica zona, ben servita e adiacente a una grande area verde come il Parco Ippodromo, creerà le condizioni per dar vita a un Campus universitario in grado di confrontarsi con le più evolute realtà europee”.

La programmazione delineata nel documento disegna così la futura geografia dell’università a Cesena.

Ne fa parte, naturalmente, la nuova sede per i corsi della Scuola di Ingegneria e Architettura, già in costruzione su un terreno prospiciente il fiume Savio, messo a disposizione gratuitamente dal Comune. I lavori per quest’opera, per un importo di 30 milioni di euro interamente finanziati dal Miur e dall’Università di Bologna, si concluderanno presumibilmente nel 2016. Rispetto alle previsioni iniziali, ci saranno alcune modifiche legate alle nuove esigenze derivate dalla mutata organizzazione universitaria: in particolare, si punterà a consolidare in questo edificio le attività didattiche e di ricerca dei Dipartimenti delle Unità Operative Territoriali, spostando nelle nuove strutture previste per il Campus alcuni dei servizi originariamente pensati al suo interno.

In un’area limitrofa sorgerà lo studentato, per il quale l’Ateneo di Bologna ha già presentato domanda di finanziamento al Ministero collocandosi al 54° posto in graduatoria. In caso di accoglimento della domanda, la struttura sarà realizzata a totale carico dell’Università, mentre il Comune concederà l’area. Nello studentato troverà collocazione una biblioteca, in sostituzione di quella prevista originariamente nel progetto della Scuola di Ingegneria e Architettura, dove in questo modo potranno trovare posto le attività attualmente svolte nella sede di Palazzo Mazzini Marinelli.

Nell’accordo si tiene conto anche dell’ipotesi che Carice S.p.a. (società immobiliare partecipata in via minoritaria dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Cesena) realizzi un residence e altri servizi nell’area di intervento 9 dell’ex Zuccherificio. Nel caso questo progetto vada in porto, l’Università, previo assenso del Comune di Cesena, valuterà la possibilità di modificare il progetto presentato al MIUR nell’ottica di ridurre i posti alloggio nello studentato (che saranno abbondantemente compensati dalla disponibilità dell’edificio di Carice) privilegiando altri servizi per gli studenti. In ogni caso, il progetto dello studentato sarà pronto entro la fine dell’anno, in modo da poter avviare i lavori entro il 2016.

Adiacente allo studentato è prevista la costruzione di un ulteriore nuovo edificio di circa 5.000 mq., destinato ospitare le attività del dipartimento di Psicologia e della scuola di Psicologia e Scienze dell’informazione. Al suo interno, inoltre, potrebbero trovare spazio anche gli uffici amministrativi del Campus. Già allo studio il progetto preliminare, finanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Cesena, che si è già dichiarata disponibile a finanziare anche la redazione del progetto definitivo per una cifra residua pari a circa 100 mila. Dal canto suo, il Comune di Cesena si renderà disponibile a concedere l’area al soggetto attuatore, mentre Ser.In.Ar. si propone come soggetto attuatore e cofinanziatore (per un massimo di 2 milioni) dell’opera a copertura della spesa del quadro economico. Il Comune parteciperà alle spese con un importo massimo di 4 milioni, distribuiti in tre anni, mentre l’Università contribuirà con una quota annua di 350mila euro per 13 anni, per un totale di circa 4 milioni e 550mila euro. Per la nuova sede di Psicologia, la progettazione dovrebbe concludersi in tempi ravvicinati e non è escluso che i lavori possano partire già entro l’anno.

Naturalmente, una volta realizzati gli edifici del nuovo Campus, l’Alma Mater lascerà libere le strutture comunali attualmente occupate dall’attività universitaria. Così, verosimilmente intorno al 2018, il Comune ritornerà in possesso del Palazzo Mazzini Marinelli (storica sede di Informatica), di Palazzo Urbinati e della sede di Psicologia nell’area Ex Arrigoni; quest’ultima, con ogni probabilità, sarà destinata ad accogliere un istituto superiore, in modo da completare il polo di istruzione scolastica secondaria di Cesena, concentrato nella zona della stazione.

Anche dopo il completamento del Campus, invece, l’orientamento dell’Università è di continuare ad utilizzare come aule, laboratori e/o servizi agli studenti gli spazi di viale Rasi e Spinelli 176 (ex Frigo Maestri), via Martiri della Libertà (dove opera il Centro Linguistico d’Ateneo) e di Villa Almerici (sede di Scienze e Tecnologie Alimentari).

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Davide Buratti

Davide Buratti, giornalista professionista, fondatore della Cooperativa Editoriale Giornali Associati che pubblica il Corriere Romagna, di cui dal 1994 e per 20 anni è stato responsabile della redazione di Cesena. Oggi in pensione scrive di politica, economia e attualità a 360 gradi nel suo blog per Romagna Post. Per contatti utilizzate il box commenti sotto gli articoli. 

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