Bilanci sociali: il decimo anno firmato da CAD

Articolo apparso nel n.11/2014 del mensile La Romagna Cooperativa

Grande partecipazione per l’evento organizzato da CAD, Cooperativa Sociale Onlus, in occasione del proprio decimo bilancio sociale. La mattina del 6 ottobre la cooperazione sociale romagnola si è data appuntamento alla sala Nassiryia della provincia di Forlì-Cesena per ascoltare le relazioni del direttore generale Elena Grilli e del presidente Guglielmo Russo. La storia dell’impresa, nata nel 1976 e fortemente radicata nel territorio romagnolo, è stata raccontata come un lungo viaggio in cui la centralità del lavoro, il rispetto della persona e la democrazia economica appaiono come concetti sempre attuali. «Perché CAD ha sempre creato lavoro e occupazione qualificata, e allo stesso tempo solidarietà, inclusione e coesione sociale», come hanno ribadito le autorità che hanno portato i saluti, tra cui Mauro Pasolini, in rappresentanza di Legacoop Romagna, e l’assessore al Welfare del Comune di Forlì, Raoul Mosconi. I lavori sono stati coordinati da Gaetano Foggetti, giornalista del Corriere Romagna.

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Anche sulla riforma che sta vivendo il mondo del Welfare il messaggio che è uscito è stato forte e chiaro: «La cooperazione sociale deve giocare un ruolo fondamentale nel rilancio del Paese, valorizzando le proprie eccellenze» ha detto il presidente Guglielmo Russo.
«Le linee guida individuate – ha aggiunto il direttore Elena Grilli – sono condivisibili: ricostruire le  fondamenta giuridiche, valorizzare il principio di sussidiarietà verticale e orizzontale, fare decollare l’impresa sociale. Occorre valorizzare quella cooperazione sociale che ha saputo dimostrare di coniugare efficacia imprenditoriale e principi come la centralità della persona e del socio lavoratore, la responsabilità sociale, la democrazia economica, la solidarietà, il lavoro qualificato».
Si tratta di un nodo centrale per le cooperative sociali che, come CAD, hanno saputo fornire risposte all’altezza dei nuovi bisogni e delle nuove domande, creando nel tempo una struttura in grado di lavorare in più territori. «Ora serve un quadro normativo chiaro, in cui vengano armonizzate le legislazioni locali con il quadro nazionale, in modo coerente con il quadro giuridico europeo», ha chiesto il presidente
«Il rischio, altrimenti, è che la qualità non venga più riconosciuta come fattore competitivo, a vantaggio di chi continua a giocare la propria offerta esclusivamente sul prezzo».
«L’idea di welfare che abbiamo in mente – ha proseguito il presidente Guglielmo Russo – lo rende centrale nelle politiche di sviluppo: un welfare non assistenziale o residuale, in cui la cooperazione sociale gioca un ruolo da protagonista. È questo il quadro in cui un’impresa come la nostra può dare il meglio».

Una realtà certificata, con 11mila persone seguite

CAD è presente nelle Province di Forlì-Cesena, Rimini, Regione Marche e Abruzzo. La struttura organizzativa si dirama sul territorio con la sede Legale a Forlì oltre agli uffici logistici di Cesena, Savignano sul Rubicone, Rimini e Lanciano. Nel 2013 CAD ha reso servizi a 11mila persone distribuite in tutto il territorio in cui opera la Cooperativa (province di Forlì-Cesena, Rimini e Chieti). A questo dato vanno aggiunte 118mila persone che hanno usufruito degli sportelli informativi. Le attività vengono svolte attraverso il lavoro di oltre 870 lavoratori, prevalentemente soci, assunti a tempo indeterminato, con professionalità specifiche e competenze diverse. I servizi erogati dalla cooperativa sono rivolti a persone anziane, minori, disabili e cittadini in genere sia a domicilio delle persone che in strutture territoriali diurne e residenziali. CAD ha ottenuto la sua prima certificazione di Qualità nel 2002 ed attualmente è certificata in base alla normativa UNI EN ISO 9001:2008 per la progettazione ed erogazione di servizi socio-assistenziali-sanitari-educativi e ricreativi alla persona. Nel dicembre 2006 CAD ha raggiunto un ulteriore obiettivo: la certificazione SA 8000 relativa alla Responsabilità Sociale delle Imprese, meglio conosciuta come Certificazione Etica.

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