Mutonia: la piccola Utopia che il Tar vuole sfrattare

In due giorni sono andate e venute più di 5000 persone e sono stati raccolti 5000 euro a sostegno delle spese processuali che il collettivo di artisti è chiamato ad affrontare

Da piccolo ho visto Mad Max. E Judge Dredd. I miei genitori non si facevano molti problemi a farmi guardare quella roba e ancora li ringrazio. In giovane età ho conosciuto il trash e la violenza coreografica di Sylvester stallone e amici (anche se io li prendevo a piccole dosi, uno per uno. Un bambino di sei anni, oggi, che si trovi a guardare “I mercenari”…non riesco ad immaginare come possa venire su).imagesCAICZ44W

Tutto questo per dire che quando per la prima volta ho sentito parlare dei Mutoidi non sono cascato dalle nuvole. Non del tutto. Vedevo le loro immagini su internet, questa gente simpatica,  così folkloristica, e devo ammettere che per lungo tempo – fino a un paio di mesi fa – ho pensato che si trattasse di una mascherata, una di quelle rievocazioni per cui ogni tanto ci si ritrova e ci si traveste un po’. La differenza tra un arciere dell’anno 1000 che fuma luky strike prima di iniziare la sua esibizione e un Mutoide è però sostanziale. Il secondo è tale 365 giorni all’anno.

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Mi sono informato e ho scoperto che c’è una vera e propria comunità, a Santarcangelo di Romagna – Mutonia – che è stata fondata 22 anni fa. C’è la Mutoid Waste Company che sforma opere d’arte con rottami e materiali di recupero. C’è Shona Logan, una delle prime ad essere arrivata in Italia dall’Inghilterra, che a Santarcangelo ha un ristorante (il Calycanto). Ci sono piccoli Mutoidi di terza generazione che frequentano le scuole statali. Insomma, i Mutoidi sono tra noi. Ma non si sa ancora per quanto.

Guardando con attenzione, sulla facciata del Calycanto e su molti altri negozi del centro di Savignano si trovano dei cartelli, piccoli manifesti con un messaggio chiaro: Mutoid must stay!

È la risposta accorata al ricorso di un privato della zona cui il Tar, lo scorso luglio, ha riconosciuto il diritto di richiedere lo sfratto della comunità di Mutoidi.

Ma come? Abbiamo questa gente, questi artisti, che vivono proprio qui accanto a noi, che fanno cose che nessun altro fa – di cui parlerò tra poco – e noi li vogliamo cacciare? Questi sono venuti dall’Inghilterra – quanto spesso capita una cosa del genere? – e noi lasciamo che li caccino?

Per fortuna c’è chi la pensa come me – ma, soprattutto, c’è chi ci pensa prima di me – e il Parco Fellini di Gambettola si è riempito di gente per una raccolta firme a sostegno dei Mutoidi, contornata da concerti, dj set, bancarelle e birra. Anche io ho firmato la petizione.

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La serata, come detto, è stata organizzata al Parco Fellini grazie al patrocinio del comune e l’impegno dell’Associazione Treesessanta di Gambettola e della Vigna Di Porta Santi di Cesena e con il supporto di Sidro Club di Savignano sul Rubicone.

In due giorni sono andate e venute più di 5000 persone e sono stati raccolti 5000 euro. Un buon risultato, soprattutto considerando quello che era il vero obiettivo del benefit: sensibilizzare la comunità e raccogliere fondi a sostegno delle spese processuali che il collettivo di artisti è chiamato ad affrontare. 

Come detto, io ho firmato, non tanto perché ritenga di non riuscire a vivere senza i Mutoidi, quanto perché non sopporto l’idea che la nostra regione possa privarsi di gente che riesce a costruire un toro meccanico motorizzato.

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Sputa fiamme dalle narici! Obiettivamente: chi può dirsi indifferente di fronte a questo spettacolo?

Ho assistito anche ad uno show con i lanciafiamme, ho visto e toccato con mano golem di ferro, alti più di due metri, dalle sembianze umane. Dopo anni ho assistito a concerti per cui sarei andato in estasi, da ragazzino. Ho vissuto una serata immerso nella musica, assieme a tanta gente che conosco e che ho conosciuto. Ora ditemi: quanto spesso succedono queste cose? Qui da noi, intendo.

Grazie a tutti - Mutoid

Io non so come finirà questa storia di Mutoidi, ma credo sia un vero peccato lasciarsi sfuggire un gruppo di artisti così originali, qualunque sia la loro provenienza e qualunque siano le loro abitudini.

Mutoid must stay!

 

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