Tutti al Bar

Diceva mio nonno: quando sei afferrato e ben documentato su un argomento che ti piace, non accettare di discuterne e battibeccare con chi lo conosce solo per sentito dire perché ne esci inevitabilmente sconfitto dovendoti abbassare al suo livello di ragionamento. Qualche giorno fa mi trovo in compagnia di conoscenti. Il gruppo è mediamente orientato a sinistra politicamente e di normale cultura : un imprenditore, un commercialista, un impiegato, un funzionario di banca ecc. Uno dice: ‘’ lo sapete che Epifani è iscritto ad un club esclusivo di Vip romano e paga ogni anno 32.000 euro di quota di iscrizione?. L’ha detto il giornalista Iacona in una recente trasmissione’’. Seguono i commenti: è una vergogna, sono tutti uguali, tutti ladri destra e sinistra, fanno solo i loro interessi, ecc. Mi permetto di essere perplesso perché sono appassionato di cronaca politica e non ne avevo avuto notizia. Una notizia così sarebbe stata cavalcata per giorni da alcuni quotidiani. Immediatamente davanti agli occhi dei miei amici divento il veterocomunista e colui che difende a spada tratta l’indifendibile. Si decide di fare una verifica che ovviamente spetta a me e la settimana successiva riparlarne. Ovviamente nessuno dei presenti, tutti dotati di supertelefonini che sono i grado di dirvi in tempo reale da quanti anni sta insieme la coppia che passa in quel momento sulla spiaggia, ha voglia di fare una verifica immediata. Alla sera faccio una semplice verifica in internet ( semplicemente scrivendo in google ‘’ Epifani Iacona’’) e scopro che si tratta di una bufala. Voi credete che la settimana successiva qualcuno sia stato interessato al risultato della verifica? No. Parlando con un amico scopro che si trova spesso a cena con un gruppo del quale fa parte un maresciallo della polizia. Mi riferisce che nell’ultimo incontro, il maresciallo dice loro : «non si può andare avanti così, noi prendiamo i ladri ed i giudici li rimettono subito in libertà. E’ ovvio che aumentano i furti a Cesena»’. Di fronte a un ragionamento così banale, tassativo ed oserei dire stupido, avanzo le mie perplessità: »Secondo voi è giusto che sia un giudice che decide l’arresto come succede in tutti i paesi democratici oppure vogliamo dare questo potere alla polizia?. Conoscete ciò che dice la legge sull’arresto in flagranza o no? Sapete quanti ladri nella nostra provincia sono stati fermati, rilasciati, condannati, obbligati al carcere nell’ultimo anno?». Come risposta vengo classificato come il difensore dei ladruncoli e si aspettano di vedere come mi comporterò quando (speriamo di no) sia io la persona offesa. Come vedete, ragionare è difficile meglio rimanere sul leggero così si dorme sereni. Un’ultima osservazione. Quanto incide in questo modo di ragionare ormai molto comune la stampa locale? Abbiamo tre quotidiani che parlano ogni giorno di ciò che succede nella nostra città. Li ritenete all’altezza dei cittadini lettori? Io no. Avete mai visto (se non raramente) pubblicare dati e poi commentarli? E’ troppo laborioso e porta via tempo, meglio stare sul leggero e sul si dice.

 

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