Quando cade il palo della luce

Chi interviene quando c’è un problema nella rete ENEL? Da più di mezzo secolo i soci della cooperativa romagnola COIEC Elettrodotti progettano, costruiscono e tengono in perfetta operatività le reti per la distribuzione e il trasporto dell’energia elettrica di mezza Italia, 24 ore su 24, 7 giorni su 7. Un lavoro portato avanti con tecnologie avanzate, certificazioni di altissima gamma e un rapporto di mutualità  costruito sul bene prezioso della fiducia reciproca.

Platinum COIEC Cesena

Quaranta soci, ottantacinque dipendenti e una missione delicatissima: costruire e tenere efficienti gli impianti per la trasmissione e la distribuzione dell’energia elettrica in una vasta area del territorio italiano. Per COIEC l’imprevisto è la normalità: quando c’è stato il “nevone” del ‘12 le squadre della cooperativa lavoravano a ciclo continuo per riportare la luce elettrica nelle case, riparando i tralicci crollati sotto il peso delle coltri gelate.
Un lavoro prezioso che va avanti da più di cinquant’anni, precisamente dal 1962, anno di nazionalizzazione dell’ENEL. «Siamo partiti costruendo i grandi elettrodotti che danno energia al Paese – spiega il presidente Pierluigi Palazzi, 48 anni, in cooperativa dal 2002 – e anche se siamo perfettamente in grado di coprire il ciclo completo di realizzazione del progetto “chiavi in mano”, dallo studio preliminare alla fornitura dei materiali, ora curiamo prevalentemente la parte di manutenzione».
Attraverso il consorzio Arcobaleno, di cui sono fondatori, COIEC ha infatti acquisito tutti i lavori dell’operatore elettrico per cinque anni in Emilia-Romagna, Toscana e buona parte della Puglia. «Sul piatto c’erano 200 milioni di euro e questo ci dà grande tranquillità per il futuro», spiega il presidente.
Nel 2012 sono stati investiti da COIEC ben 350mila euro per la sede principale di Cesena (altre due sono a Rimini e nel pisano). Una parte è stata spesa per rimuovere la copertura in amianto, al posto della quale è stato montato un tetto fotovoltaico da 90 KWh, particolarmente innovativo perché perfettamente integrato nel tetto. Il resto è stato destinato alla ristrutturazione dei locali interni e degli impianti.
Vista la delicatezza del lavoro che svolge, COIEC ha puntato molto sulla certificazione e la formazione del personale. «Siamo accreditati secondo le norme internazionali ISO 9001:2008, OHSAS 18001:2007 e ISO 14001:2004 – spiega la vicepresidente Anna Gabellini – e da sempre i nostri operatori tecnici e amministrativi seguono corsi di specializzazione che ci collocano nella fascia alta del mercato. Un altro fattore cardine dell’attività della cooperativa è la ricerca e sviluppo, a fronte delle crescenti richieste dei clienti sotto l’aspetto tecnologico e qualitativo».
Per i soci e i dipendenti di COIEC non è raro lavorare con l’aiuto degli elicotteri, visto che in molte zone di posa non è possibile giungere con altri mezzi. Le attrezzature a disposizione sono le più moderne e sofisticate: escavatori gommati e cingolati, autogru, piattaforme aeree, dumper, gruppi elettrogeni, generatori elettrici, frese, rulli compattatori e argani di diverse caratteristiche e capacità le permettono di far fronte 24 ore su 24 e 7 giorni su 7 a qualsiasi problema operativo possa presentarsi sulla rete di distribuzione dell’elettricità.
«Tra di noi c’è un rapporto di fiducia molto stretto, e l’abbiamo messo per iscritto nel nostro manuale qualità: se fai parte della nostra cooperativa vuol dire che stai mettendo a disposizione il tuo tempo e la tua capacità per condividerle con i colleghi. È un’attività di scambio di competenze continua che nasce dall’ascolto, dall’attenzione e dall’affidamento», conclude Palazzi.

Questo post è stato letto 67 volte

Commenti Facebook
Avatar photo

Emilio Gelosi

Giornalista professionista. Nel 2013 da una mia idea è nata RomagnaPost, il multi blog che parla della Romagna. RomagnaPost non è una testata registrata, ma una infrastruttura tecnologica, uno spazio virtuale di aggregazione dei contenuti in cui scrivono i migliori autori della Romagna. Ogni autore è responsabile in prima persona di quanto scrive.