La Notte Rosa serve a poco

Rafforza un settore nel quale siamo già forti: il fine settimana. Da anni il nostro turismo soffre dal lunedì al giovedì. Bisogna lavorare in quella direzione. A partire dai collegamenti

Siete sicuri che la Notte Rosa o la Notte del Liscio siano il prodotto necessario per rilanciare e migliorare la nostra offerta turistica? Fermi, fermi. Prima di spararmi al petto fatemi finire il pensiero.

 

Non ho detto che le due iniziative non si debbano più fare. Anzi, sono un’ottima vetrina per la Riviera e anche un bel biglietto da visita. Fra l’altro sono anche di qualità. Per la notte del liscio, ad esempio, ero a Gatteo ed ho apprezzato molto la voglia di andare oltre al tradizionale ballo romagnolo. Eugenio Bennato è stato molto bravo e Morgan è stato sempre più genio e sregolatezza, in particolare quando ha ipotizzato, di fronte a Raoul Casadei, che Ciao Mare è una diretta emanazione di Sapore di Sale.

Dunque, assodato che quelle due kermesse si devono continuare a fare, io resto dell’idea che, in prospettiva, non servano a molto. Per il semplice motivo che rafforzano un settore nel quale siamo già molto forti: il fine settimana. Noi invece abbiamo bisogno di potenziare l’arrivo di vacanze più lunghe.

 

Il dubbio ce l’ho da tempo, ma si è rafforzato domenica leggendo un’intervista, pubblicata sulla pagina di Cervia del Corriere Romagna, a Terenzio Medri, storico albergatore e dirigente di Confcommercio. Segnala, con amarezza, che arrivano turisti solo nel week-end e che dal lunedì al giovedì bisogna soffrire. Una situazione che si protrae da alcune estati e quindi rischia di diventare strutturale. Un pericolo che non dobbiamo correre.

Secondo Medri mancano gli stranieri, in particolar modo i tedeschi che hanno scelto la Spagna. “Sono stati bravi gli operatori spagnoli – ha detto a Massimo Previato -, lavorano tutta la settimana, ma hanno i collegamenti”. Poi l’affondo: “Qui invece i voli low cost fanno capo a Bologna, non vedo una destinazione Romagna. Non è campanilismo: senza voli non arrivano i turisti stranieri”. Poi aggiunge che il collegamento ferroviario Monaco – Rimini con fermata a Cesena non basta. Non è sufficiente.

 

Ha ragione da vendere. In Spagna fanno le vacanze a 400 euro volo compreso. Se vogliamo essere competitivi dobbiamo cercare di fare altrettanto anche in considerazione del fatto per il resto della proposta siamo altamente competitivi: il mare è bello, l’ospitalità è ai massimi livelli, il cibo anche.

Quindi serve un un impegno straordinario per invertire la rotta, per rilanciare il nostro prodotto. Perché, a questo punto, il rischio è di perdere quote anche nei periodi di punta. È per quello che, secondo me, serve andare oltre a Notte Rosa e Notte del Liscio. Regione, se ci sei batti un colpo soprattutto per quanto riguarda le infrastrutture.

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Davide Buratti

Davide Buratti, giornalista professionista, fondatore della Cooperativa Editoriale Giornali Associati che pubblica il Corriere Romagna, di cui dal 1994 e per 20 anni è stato responsabile della redazione di Cesena. Oggi in pensione scrive di politica, economia e attualità a 360 gradi nel suo blog per Romagna Post. Per contatti utilizzate il box commenti sotto gli articoli. 

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