Metrò di costa più vicina

In una settimana due assessori regionali ne hanno sottolineato l'importanza fondamentale. Del resto di un collegamento veloce fra Rimini e Ravenna se ne sente una grande necessità

“Un indizio è un indizio, due indizi sono una coincidenza, ma tre indizi fanno una prova”. Lo ha sempre sostenuto Agatha Christie, regina dei gialli. E se lo diceva lei c’è da crederci. Quindi, possiamo dire che aumentano le possibilità che la metropolitana di costa si faccia per tutta la Riviera. Anche perché  due indizi, arrivati nel giro di pochi giorni di distanza l’uno dall’altro, fanno pensare che sia più una prova che una coincidenza.

In una settimana due assessori regionali hanno sottolineato che bisogna “migliorare” i collegamenti con la costa, facendo della linea Ravenna-Rimini un “servizio metropolitano ferroviario”.

Lunedì della scorsa settimana lo aveva detto  Raffaele Donini, assessore regionale alle Infrastrutture, intervenendo all’assemblea di Legacoop Romagna. Venerdì lo ha ribadito Andrea Corsini, assessore al Turismo e commercio, in un convegno sulla nuova legge regionale tenutosi a Rimini e organizzato da Legacoop.

Fino ad ora quando si parlava di metrò di costa il riferimento era al collegamento Rimini-Riccione (Trc), quasi dieci chilometri del costo di cento milioni di euro. L’intervento ormai è terminato. La Regione, però, adesso va oltre. Parla del collegamento Ravenna-Rimini, opera che sarebbe molto importante in quanto faciliterebbe i collegamenti fra i due poli della costa romagnola che al momento per essendo tutto sommato vicini, sono molto distanti.

Il collegamento stradale non è dei migliori e in estate, con la decuplicazione del traffico, è ancora più difficile. Quello ferroviario è ancora peggiore. E questo, inevitabilmente, è un problema. E anche grosso.

Il turismo ha bisogno di infrastrutture capaci di far muovere in tempi rapidi e nel comfort milioni di visitatori, ha detto Corsini. Ecco allora il People mover per collegare in sette minuti aeroporto e stazione dei treni di Bologna e il potenziamento previsto entro il 2018 del collegamento su rotaia Bologna-Ravenna fino al sud della costa. Con Destinazione Romagna l’obiettivo è creare “una nuova identità  valorizzando le nostre grandi eccellenze”. Le località, ha sottolineato Corsini, devono diventare “laboratori dell’innovazione” grazie a un rinnovato rapporto tra pubblico e privato. La Regione è anche disponibile ad aumentare le risorse, ma “serve un cambio di rotta sulla qualità della progettualità”.

Secondo l’assessore per la stagione alle porte i segnali sono “incoraggianti” e occorre aumentare il tasso di internazionalizzazione, fermo al 25-26 per cento. Inoltre occorre “rompere l’isolamento che c’è e le criticità dei 110 chilometri di costa” sul fronte della mobilità. Essendo però, ha rimarcato  “realisti”. Il People mover, per esempio, “non è una  infrastruttura solo per Bologna, è strategica per tutta la regione”. Occorre poi, ha concluso, e questa è la parte più interessante per la costa romagnola “migliorare” i collegamenti con la costa, facendo della linea Ravenna-Rimini un “servizio metropolitano ferroviario”.

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Davide Buratti

Davide Buratti, giornalista professionista, fondatore della Cooperativa Editoriale Giornali Associati che pubblica il Corriere Romagna, di cui dal 1994 e per 20 anni è stato responsabile della redazione di Cesena. Oggi in pensione scrive di politica, economia e attualità a 360 gradi nel suo blog per Romagna Post. Per contatti utilizzate il box commenti sotto gli articoli. 

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